Dal 10 al 29 gennaio 2020 in occasione del trentesimo anniversario della cosiddetta “Rivoluzione di velluto” di Praga, e della caduta dei regimi comunisti dell’est europeo, la mostra “Il potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Václav Havel” sarà esposta a Torino al Polo del ‘900 (via del Carmine 14).
La mostra verrà inaugurata venerdì 10 gennaio, alle ore 18.00.
Dopo i saluti di
Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte
Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo di Torino
Interverranno
Sergio Soave, presidente della Fondazione Polo del ‘900
Maurizio Molinari, direttore de La Stampa
Pavel Fischer, presidente della commissione esteri del Senato ceco
Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro
Václav Havel, scrittore, fondatore di Charta 77, leader del dissenso cecoslovacco e poi eletto presidente della Repubblica il 29 dicembre 1989, nella sua vita, per via dei numerosi arresti e dei lunghi anni in carcere, ha subito molti interrogatori. Con il suo senso dell’humor alla fine chiamava “interrogatori a distanza” anche le interviste, “a distanza” perché si faceva mandare le domande e rispondeva per iscritto. La mostra è una lunga intervista con Havel, a distanza perché fatta a otto anni dalla sua morte, in cui le domande sono state poste oggi da un gruppo di giovani che ha letto il suo “Il potere dei senza potere”, libro-manifesto del dissenso nei Paesi d’Oltrecortina, mentre le risposte sono tutte rigorosamente di Havel, tratte dai suoi libri, dalle sue lettere dal carcere, dai suoi discorsi.
L’intervista è a 360 gradi: il dissenso, la sua idea di società, la politica, l’ideologia, la verità e la menzogna, l’Europa, il senso della vita, l’economia, la speranza… È stato interessante reinterrogare un uomo che ha vissuto quanto ha scritto, testimoniandolo in prima persona, e ha scritto quanto ha vissuto.
Ecco dunque un percorso, ambientato nella prima parte in un mercato di Praga degli anni 70 del ‘900 e nella seconda in una città contemporanea, che, in un immaginario dialogo, ripercorre le “intenzioni segrete della [sua e nostra] vita”.